Il 18 e 19 marzo scorso sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale i 5 decreti attuativi della legge delega n. 86/2019 di riforma dello sport:

– Decreto Legislativo 28 febbraio 2021 n. 36. Attuazione dell’articolo 5, riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici nonché di lavoro sportivo;

– Decreto Legislativo 28 febbraio 2021 n. 37. Attuazione dell’articolo 6, rapporti di rappresentanza degli atleti e delle società sportive e di accesso e esercizio della professione di agente sportivo;

– Decreto Legislativo 28 febbraio 2021 n. 38. Attuazione dell’articolo 7, riordino e riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi;

– Decreto Legislativo 28 febbraio 2021 n. 39. Attuazione dell’articolo 8, semplificazione di adempimenti relativi agli organismi sportivi;

– Decreto Legislativo 28 febbraio 2021 n. 40. Attuazione dell’articolo 9, sicurezza nelle discipline sportive invernali.

La norma di maggior interesse,  soprattutto perché desta maggiore perplessità/preoccupazione nella generalità/totalità dei sodalizi sportivi dilettantistici, è quella in materia di lavoro sportivo, disposizione contenuta, in attuazione dell’articolo 5 della L. 86/2019, agli articoli da 25 a 29 del Dlgs 36/2021.
Orbene: per espressa previsione dell’art 51 del prefato decreto legislativo n. 36 le novità sul lavoro sportivo saranno applicabili dal 01.07.2022, rinvio confermato dal comma 7 dell’articolo 30 del DL 41/2021 (decreto “Sostegni”) attraverso cui il legislatore ha anche ritenuto differire i rimanenti contenuti di tutti i predetti cinque decreti  al 1° gennaio 2022. Restano dunque operative dal 31.08.2019, data di entrata in vigore della L. 86/2019, la sola norma riguardante il titolo sportivo (articolo 3 della legge delega) e quella al successivo articolo 4 inerente l’istituzione, nelle società professionistiche, dell’organo consultivo dei tifosi.