L’esenzione dal pagamento dell’IMU a favore degli immobili di proprietà degli enti non commerciali, impiegati dagli stessi per lo svolgimento di attività riconosciute di particolare utilità per la collettività, è possibile solo in caso di coincidenza tra possessore ed utilizzatore del fabbricato.

Giurisprudenza di legittimità ha infatti più volte sottolineato che, ai fini dell’esenzione, non assume alcuna rilevanza la concessione in comodato del bene per lo svolgimento di un’attività istituzionale anche nel caso in cui per il comodante non vi sia alcun ritorno economico.

Tesi confermata dalla recente sentenza n. 1539 del 25.01.2021 con cui la Suprema Corte afferma che “l’esenzione non spetta, pertanto, nel caso di utilizzazione indiretta, ancorché assistita da finalità di pubblico interesse”.